Nuova Riveduta:

2Re 23:33

Il faraone Neco lo mise in catene a Ribla, nel paese di Camat, perché non regnasse più a Gerusalemme; e impose al paese un tributo di cento talenti d'argento e di un talento d'oro.

C.E.I.:

2Re 23:33

Il faraone Necao l'imprigionò a Ribla, nel paese di Amat, per non farlo regnare in Gerusalemme; al paese egli impose un gravame di cento talenti d'argento e di un talento d'oro.

Nuova Diodati:

2Re 23:33

Il Faraone Neko lo mise in catene a Riblah, nel paese di Hamath, perché non regnasse più a Gerusalemme, e impose al paese un tributo di cento talenti d'argento e di un talento d'oro.

Riveduta 2020:

2Re 23:33

Faraone Neco lo mise in catene a Ribla, nel paese di Camat, perché non regnasse più a Gerusalemme; e impose al paese un tributo di cento talenti d'argento e di un talento d'oro.

La Parola è Vita:

2Re 23:33

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

2Re 23:33

Faraone Neco lo mise in catene a Ribla, nel paese di Hamath, perché non regnasse più a Gerusalemme; e impose al paese un'indennità di cento talenti d'argento e di un talento d'oro.

Ricciotti:

2Re 23:33

Il Faraone Necao lo incatenò a Rebla, che si trova nella terra di Emat, affinchè non regnasse in Gerusalemme e impose al paese un'indennità di cento talenti d'argento e d'un talento d'oro.

Tintori:

2Re 23:33

Ma il Faraone Necao, messolo in catene a Rebla, nel paese di Emat, affinchè non regnasse in Gerusalemme, e, imposta al paese un'indennità di cento talenti d'argento e di un talento d'oro,

Martini:

2Re 23:33

E Faraone Nechao lo mise in catene a Rebla, che è nel paese di Emath, per levargli il regno di Gerusalemme: e impose al paese una taglia di cento talenti d'argento, e di un talento d'oro.

Diodati:

2Re 23:33

E Faraone Neco l'incarcerò in Ribla, nel paese di Hamat, acciocchè non regnasse più in Gerusalemme; ed impose al paese un'ammenda di cento talenti d'argento, e d'un talento d'oro.

Commentario abbreviato:

2Re 23:33

31 Versetti 31-37

Dopo che Giosia fu deposto nella tomba, un problema dopo l'altro si susseguì, finché, in ventidue anni, Gerusalemme fu distrutta. I malvagi erano morti in gran numero, il resto era stato purificato e la riforma di Giosia aveva suscitato alcuni che si erano uniti ai pochi che erano il seme prezioso della futura chiesa e nazione. Un po' di tempo e di capacità limitate sono spesso sufficienti a distruggere il bene che gli uomini pii si sono impegnati a realizzare per anni. Ma, benedetto sia Dio, l'opera buona che Egli inizia con il suo Spirito rigeneratore non può essere cancellata, ma resiste a tutti i cambiamenti e alle tentazioni.

Riferimenti incrociati:

2Re 23:33

2Cron 36:3,4; Ez 19:3,4
2Re 25:6; Nu 34:11; Ger 39:5,6; 52:9,10,26,27
Nu 13:21; 1Re 8:65
2Re 18:14; Eso 21:22; 2Cron 36:3; Prov 19:19

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